se volete...


POESIAPRESENTE 2011
Quinta stagione di poesia contemporanea

ZIBA KARBASSI (IRAN)
STEPHEN WATTS (UK)
CRISTINA VITI (UK-ITA)
FABIANO ALBORGHETTI (CH-ITA)
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Leggere, con cura e LaPoesiaSalvaLanima

giovedì 24 marzo 2011 ore 21.00
Teatro Binario 7 (via Turati 8 – di fianco alla stazione FS) MONZA
INGRESSO LIBERO

È dalla tutela della propria identità, e non dall’affermazione, che passa la salvaguardia di una lingua e di un popolo. È nel “dire, con cura” che la poesia rimargina l’emarginato, rimpatria l’esule e l’emigrato. La poesia è terapeutica per sua natura, ha in sé la cura perché si “prende cura” dell’insopportabile trasmutandolo in salvifico. Lo stesso Ippocrate indica per il medico tre strumenti terapeutici: il tocco, il rimedio e la parola. Sarà Cristina Viti, poetessa nell’occasione in veste di traduttrice, a raccontare/descrivere il suo percorso di ricerca sul rapporto tra parola poetica, traduzione e cura “Dallo sradicamento straniante e volontario alla ricerca della lingua naturale fino alla traduzione come pratica di ricostruzione del tessuto sociale e alla scrittura come atto di resistenza” che trova una immediata corrispondenza pratica nelle sue traduzioni delle poesie di Stephen Watts e di Ziba Karbassi.
Stephen Watts, poeta e traduttore in inglese di Ziba Karbassi, votato alla cura dell’animo e delle relazioni interculturali. Un estratto del documentario “Viaggio verso mio padre” (2009), girato dal figlio di Stephen, Michael Watts, permetterà di comprendere quanto la poesia di Watts conduca ad un fiume e ad una terra comuni, in quel luogo di tutti gli uomini, in cima alla montagna, a cui ognuno può risalire partendo dalla propria lingua: “… Guarda, vedi? Li vedi? Guarda/ come attraversano veloci il secolo, come/ attraversano piano la neve! Guarda come/ si setaccia sotto i loro scarponi l’archivio/ dell’aria bruciante. Lo senti?”.
Ziba Karbassi, poetessa iraniana, esule a Londra fin da giovanissima, la cui voce è un respiro che rapisce: “Senza questo ‘elisir’ del respiro la poesia è come aria senza ossigeno: il verbo e nerbo vivente della poesia nasce dalla metamorfosi delle parole che viaggiano sul respiro. Il poeta nato questo lo sa, e sa quindi ri-creare la parola rendendola un vettore di energia: non più una merce ma un avvenimento, una forza capace di distaccarsi dalla pagina e di prenderci per mano” (dal Manifesto di Ziba Karbassi. Trad. C. Viti)
Nel solco della poesia come ricerca di identità e cura, Fabiano Alborghetti leggerà l’inedito “Complicanze e altre forme”, frutto di un’esperienza personale in ospedale, e da “Registro dei fragili” libro nato da un fatto di cronaca (una madre che uccide il proprio figlio) che diventa lo spunto per una ricerca sul campo minato della normalità.
In apertura il progetto di poetry therapy “Leggere, con cura” e “LaPoesiaSalvaLanima” (www.lapoesiasalvalanima.blogspot.com) di Silvia Monti, promossi da PoesiaPresente, Fondazione Arbor, SpazioStudio.

In questa occasione PoesiaPresente pubblica in Italia per la prima volta un libro + CD AUDIO che raccoglie una selezione di poesie della Karbassi in tre lingue: farsi, italiano, inglese.
Il libro ZIBA KARBASSI “Poesie | Poems” sarà presentato anche venerdì 25 marzo alle ore 18.30 a MILANO presso SpazioStudio, via Lomazzo 13, alla presenza degli autori (incontro a cura di Patrizia Gioia) www.spaziostudio.net

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E' complicato essere semplici. ;)

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