* (tratto da "I misteri della Guicciarda" un libro -per bambini- pieno di avventura, amore, mistero che spero esca prima o poi dal mio cassetto).
«Eccoci qua, Kate! Questa è la Guicciarda» le ho detto con fare solenne nel momento esatto in cui abbiamo varcato il portone. Il cortile, o meglio, la corte, circondata dalle vecchie mura secolari, era immersa nel solito silenzio placido del pomeriggio. Mi sono messa ad annusare l’aria, cercando quel profumo che mi sentire subito a casa, mentre lei si guardava attorno stupita.
Non ho fatto in tempo a chiedere a Kate cosa ne pensasse (ma la sua faccia già diceva molto!) perché la nonna era lì che ci aspettava seduta sulla sua panchetta, nel suo angolo preferito della corte. (...)*
Se penso alla mia infanzia il luogo è solo quello, la "Guicciarda". L'estate, il sole a picco, i meli, la nonna e la zia, i cugini, le vecchie mura misteriose e piene di storia. Non sono ancora riuscita a salutarlo come si deve, quel luogo, mi dico ogni volta che ritorno lì, a ritroso nel tempo. Nemmeno nell'ultima frettolosa visita piena di malinconia e rabbia per l'incuria e l'abbandono in cui si trova ora.
Nessun commento