Giuseppina
Mi piaceva chiamarti zia zia Pina
perché eri la zia di mia zia Pina,
la sorella della nonna che non si era mai sposata,
Giuseppina.
Fino all’ultimo, fino alla vecchiaia
più vecchia, quando ti ho conosciuta, io bambina,
una vita di poche parole
e sempre qualcosa da fare
(eri buona e affidabile cùma 'n à sen
mi hanno detto una volta, di te.)
I frutteti e le mucche e l’orto,
e lavoravi a giornata
e lavoravi a casa
e dopo sei rimasta col fratello
e le nipoti da accudire, la cognata fö de sentimént
e fino all’ultimo, finché ci sei riuscita
sempre qualcosa da fare.
Gentile, piena di rughe, leggera
e mai al centro della scena,
se ti guardo con gli occhi di allora
(lo sapevi che si può anche riposare?)
viva, di un’accoglienza disarmante.
Persino dopo più di quarant’anni, ancora,
la riesco a sentire.
da "Un nome, ma tante" in Persino semplice, Interno libri, 2023
- nuova versione, agosto 2023
(E' successo che mi hanno fatto notare che la moglie del proprio fratello si dice cognata, non nuora. E' successo poi che ho deciso di riportare nella loro lingua originale almeno due espressioni, quelle che so di poter tradurre senza fare troppi danni...)
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